Toni, ein italienischer Kunde von Media Markt

Media Markt ist ein großes Elektronikgeschäft, das Artikeln aus den Bereichen Telekommunikation, Computer, Foto, Hi-Fi und Elektrogeräte verkauft.

Media Markt hat verschiedene Werbungen geschaffen, wo der Komiker Olli Dittrich über die Italiener ironisiert. Der Hauptdarsteller “Toni” interessiert sich für Fußball, Fernseher und Frauen…wie die Italiener!

Klicken Sie hier, um die Videos anzuschauen:

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Our world in a joke

The results of a poll made by United Nations came out. The question was: “Please, tell us honestly what is your opinion about the abundance vs. scarcity of food in the rest of the world.” The results were as follows:

  • The Europeans did not understand what was meant by “scarcity”.
  • The Africans did not understand “abundance.”
  • The Americans asked the meaning of the “rest of the world”.
  • The Chinese, puzzled, asked for an explanation of “opinion”.
  • Meanwhile, in the Italian Parliament, they are still debating the meaning of “honestly”

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La baguette sous le bras

C’est le cliché typique du Français: béret sur la tête, et… baguette sous le bras! Plusieurs théories expliquent l’origine de la baguette française, reconnaissable à sa forme allongée.

Une théorie veut que la baguette ait été inventée par les boulangers de Napoléon: les pains, qui étaient jusqu’alors ronds, nécessitaient de devenir longs afin de faciliter le transport par les soldats.

Selon une autre théorie, l’origine de la baguette remonte aux années 1830 quand le pain viennois est introduit en France. Inventée à Vienne, la baguette se serait développée à Paris dans les années 1920 car elle avait besoin d’un temps court de levage et de cuisson. Cette forme de pain fait alors penser au Français se rendant à la boulangerie, lieu de sociabilité du village, pour acheter l’aliment basique: le pain.

Une troisième théorie raconte que la baguette a origine pendant la construction du métro à Paris au XIXe siècle, où il y avait toujours des bagarres dans les galeries entre les ouvriers de différentes nationalités. Ils avaient toujours des couteaux pour couper les pains ronds et la baguette a été créée afin d’éviter les couteaux dans les galeries : en effet, elle peut être  coupée sans couteau et être rompue à la main.

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Jersey Shore? No, thanks!

The following picture will probably make you sick in about 5 seconds…

…and yet this is how Italian-American people are lately represented. By this time, everyone knows what Jersey Shore is, so we can easily understand why it’s considered the most controversial MTV’s show ever.

Besides the fact that they embody the classic stereotypes linked to Italian-Americans, such as mummy’s boys, anti-intellectual, polished and so on, these guys constantly use the terms guidos and guidettes to define themselves…but let me show you two “notable” quotes belonging to some of the protagonists:

“I was born and raised a guido. It’s just a lifestyle, it’s being Italian, it’s representing, family, friends, tanning, gel, everything” – Pauly-D

“A guidette is somebody who knows how to club it up, takes really good care of themselves, has pretty hair, cakes on makeup, has tanned skin, wears the hottest heals, pretty much they know how to own it and rock it.” – Sammi

In fact, the most controversial element of the show is probably just the use of these two terms which are perceived as strongly pejorative by Italian immigrants.

 

Not to mention the countless bad examples they set, like getting constantly tanned (no matter the skin damages), being sexually dissolute, going to jail, using swearwords, ecc…

It’s quite obvious that most Italian-American people don’t identify themselves in these role models and feel very ashamed that they have been chosen to be their representatives.

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Nuovi confini!

Gli stereotipi.

Ognuno di noi ha una propria concezione delle varie categorie di persone; quest’idea deriva dalle rappresentazioni schematiche che abbiamo di queste categorie di persone. In particolare, queste rappresentazioni si manifestano quando ci sono rapporti tra gruppi diversi, e ci vengono trasmesse dal nostro ambiente socio-culturale.

Il termine “stereotipo” fu introdotto dal giornalista W. Lippman per indicare la rigidità di certe rappresentazioni della realtà; oggi con “stereotipo” intendiamo una rappresentazione rigida e semplicistica della realtà, che nasce dai rapporti tra le diverse categorie di individui. In particolare, queste rappresentazioni guidano i comportamenti sociali e le conoscenze delle persone. Gli stereotipi esercitano delle funzioni importanti nella nostra vita di tutti i giorni, e vanno nettamente distinti dalle opinioni. Infatti lo stereotipo è un’idea largamente diffusa nel gruppo sociale di appartenenza, l’opinione è molto soggettiva.

Mappe divertenti.

Il blog “alphadesigner.com” presenta una serie di mappe geografiche molto particolari, in cui l’autore si è divertito a ridisegnare i confini dell’Europa, dell’America e addirittura dell’universo.  Gli Stati sono classificati in base agli stereotipi che si hanno verso ogni nazione. Condividete questi stereotipi? Pensate sia possibile eliminarli?

 

Gli stereotipi hanno spesso radici profonde. Secondo la psicoanalisi, il fatto di attribuire agli altri delle caratteristiche negative rafforza la concezione che abbiamo di noi stessi. Infatti, non ci sono solo stereotipi che riguardano gli altri, ma anche “autostereotipi”, cioè stereotipi con cui interpretiamo le nostre caratteristiche. E’ un modo un pò distorto per rafforzare la nostra autostima, per darci forza e sicurezza. Ecco due esempi di “autostereotipo” della Spagna e dell’Italia.

E voi, che ne pensate??

Ariel

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Trova le differenze

Italia: TV

Regno Unito: TV

Francia: TV

Spagna: TV

Germania: FERNSEHAPPARAT

 

Italia: scusa

Regno Unito: sorry

Francia: s’excuser

Spagna: excusar

Germania: ENTSCHULDIGUNG

Italia: elicottero

Regno Unito: helicopter

Francia: hélicoptère

Spagna: helicòptero

Germania: HUBSCHRAUBER

 

Italia: ghepardo

Germania: gepard

Francia: guépard

Spagna: guepardo

Regno Unito: CHEETAH

Italia: patata

Francia: pomme de terre

Regno Unito: potato

Spagna: papa

Germania: KARTOFFEL

Italia: computer

Regno Unito: computer

Germania: computer

Spagna: ORDENADOR

Francia: ORDINATEUR

Italia: penna

Francia: stylo

Regno Unito: pen

Spagna: pluma

Germania: KUGELSCHREIBER

Germania: tomate

Francia: tomate

Regno Unito: tomato

Spagna: tomate

Italia: POMODORO

Italia: ti amo

Francia: je t’aime

Regno Unito: I love you

Spagna: te quiero

Germania: ICH LIEBE DICH

Italia: Cenerentola

Francia: Cendrillon

Regno Unito: Cinderella

Spagna: Cenicienta

Germania: ASCHENPUTTEL

 

 

 

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Paese che vai…funerale che trovi!

Qual’è la differenza tra un matrimonio irlandese e un funerale irlandese?

Un ubriaco in meno!

Potrebbe sembrare una battuta un po’ macabra, eppure tutti noi abbiamo visto almeno un film con una veglia funebre più simile ad una festa che ad un momento di cordoglio, con tanto di tartine, musica e qualche risata.

Per noi italiani, abituati a pianti, lamenti e gente vestita di nero, questo “strano” modo di stare accanto al defunto, e alla sua famiglia, sembra inconcepibile. Eppure, nella cultura anglosassone, specialmente in quella irlandese, the wake (la veglia funebre) può prendere le sembianze di un vero party. Tradizionalmente, la veglia ha luogo la notte prima del funerale in casa del defunto, e con il suo corpo presente, e può essere accompagnata da vari riti: in Irlanda, ad esempio, gli orologi vengono fermati e gli specchi coperti. Le donne lavano e vestono il defunto, generalmente di bianco, e intonano i tradizionali canti funebri. Fin qui, a parte gli abiti bianchi del defunto, la tradizione irlandese non ci appare così “lontana” dalla nostra. Tuttavia, le attività di una veglia irlandese comprendono quasi sempre anche mangiare, bere, pregare, ballare, giocare e ricordare il defunto, anche e soprattutto con aneddoti divertenti e che possano confortare la famiglia invece che provocarle ulteriore dolore.

Sembra che la veglia abbia origini pre-cristiane e che, originariamente, servisse in realtà per accertarsi che il defunto fosse effettivamente passato a miglior vita. Veglie funebri simili a quella irlandese si possono riscontrare, oltre che nella tradizione anglosassone, anche in molte altre culture del mondo (come quella jamaicana, ad esempio) e, in ogni caso, può prendere diverse forme da famiglia a famiglia.

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Solletico

Da una ricerca sulle reazioni alle barzellette di uomini inglesi, tedeschi e italiani risulta che: un Inglese ride 3 volte, la prima per educazione, la seconda quando gliela spiegano e la terza quando l’ha finalmente capita. Un Tedesco ride 2 volte, la prima per educazione e la seconda quando gliela spiegano (ma non la capirà mai). L’Italiano non ride affatto, quella barzelletta la sapeva già!

Un Italiano e un Tedesco stanno facendo un Safari in Africa. Improvvisamente la jeep si rompe, lasciando i due uomini in mezzo ad un branco di leoni affamati. Iniziano a correre, quando l’Italiano butta lo zaino, la cinepresa, il telefonino, la giacca… al che il Tedesco gli dice: “Credi di poter correre più veloce del leone?”. “Più veloce del leone no”, risponde l’Italiano, “ma di te sicuramente”.

Un tale si sfoga con un suo amico: “Non puoi immaginare cosa mi è successo ieri! Entro in casa e trovo mia moglie a letto con un tedesco!”. “E cosa gli hai detto??” “E cosa vuoi che gli abbia detto, che non conosco neanche una parola di tedesco!”

In Paradiso si stanno creando gli uomini prima che Dio li mandi sulla terra. Un tedesco entra nel reparto nasi. “Che naso desideri?” gli chiede l’angelo. “Voglio un naso perfettamente ariano, come ogni buon tedesco dovrebbe avere. Entra un francese, e l’angelo gli fa la stessa domanda. “Voglio un naso all’insù, sensibile e delicato, che sappia distinguere l’aroma dei vini”. Entra allora un genovese. “E tu che naso desideri?”, chiede sempre l’angelo. “Quanto costa?” “Niente!” “Allora dammi il più grosso che avete!”

La trincea italiana e quella tedesca si trovano di fronte. Un soldato Italiano dice:” i Tedeschi si chiamano quasi tutti Franz, gridiamo “Franz” e il primo che si affaccia lo secchiamo!”. “Mah, proviamo… “Franz!”", e spunta la testa del Tedesco: “Yah?” BOOM!! Seccato il Tedesco. Continuano così e ne fanno fuori quattro. Nella trincea tedesca un soldato copia l’idea e dice:” i napoletani si chiamano tutti Gennaro!” e allora “Gennà!!”, e dall’altra parte:”Si tu Franz?”, e un tedesco sporgendosi “Yah?” BOOM.

Se gli operai tedeschi volessero occupare una stazione, prima comprerebbero il biglietto.

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Jokes about Italians

“The Italians are extraordinary people. I would like very much that they would be normal”. (Altan)

“Italians: good for nothing, capable of everything”. (Leo Longanesi)

“Italians always run to help the winner”. (Ennio Flaiano)

“The Italians make it better”. (Madonna, referring to the Italian dessert “tiramisù”)

“Italians have only two things on their mind: the other one is spaghetti”. (Catherine Deneuve)

“The European situation is serious but not desperate. The Italian situation is desperate but not serious.” (anonymous)

“French are Italians with bad temper. Italians, on the contrary, are French with good humour”. (Jean Cocteau)

“The Italian is moved by an uncontrolled need of injustice”. (Ennio Flaiano)

“If you meet three car drivers: in England they set up a club, in France a “ménage à trois”, in Italy create a traffic jam”. (Stellario Panarello)

 

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Vignetten (2.) Unterschied zwischen Italienern und Deutschen!

“Die Italiener und die Deutschen.”                           “Die Krise als Mittel gegen Stereotype.” “Perfekter Einklang zwischen Pizza und Bier”.

Quelle: ilsole24ore.com

 

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